Venerdì 3 giugno, il CEIPES ha presentato a Palermo il progetto RISE LAB – Rete per l’Inclusione, lo Sviluppo e l’Empowerment (numero progetto: NOTICE PAC 2018-BENI-CUPJ71E20000370008).
Negli ultimi anni, grazie a questo progetto, l’organizzazione ha valorizzato e reso usufruibile un bene confiscato alla mafia, restituendolo poi alla collettività e in particolare ai giovani.
Nel 2017 il CEIPES ha partecipato ad un bando finanziato dal Dipartimento delle Politiche Giovanili e del Servizio Civile Universale con l’avviso “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici”, diventando assegnatario per la durata di dieci anni di un bene confiscato alla mafia.
Il progetto Rise Lab ha permesso così di trasformare un ex magazzino, in via Francesco Maria Alias 20, nel quartiere Uditore di Palermo, in un centro polivalente di inclusione sociale e rigenerazione culturale, attivo a livello locale ed internazionale. Scopo del progetto è quindi dare vita ad un centro di innovazione sociale, fatto di percorsi integrati, innovativi e sostenibili, volti a promuovere l’empowerment individuale e collettivo e l’espressione artistico-culturale.
Alla conferenza di Inaugurazione hanno preso parte: rappresentanti della Consulta delle Culture e della Pace, professori universitari, esponenti di associazioni locali, studenti dell’istituto Marco Polo e del Liceo Linguistico Ninni Cassarà e cittadini interessati alle tematiche trattate.
I partecipanti all’evento hanno potuto vivere a 360° i nuovi spazi a servizio della comunità ed osservare da vicino i miglioramenti strutturali apportati all’immobile grazie al progetto. In particolare, gli utenti hanno visitato il MADE – Museo Analogico Digitale dell’Empowerment – e le sue sale laboratoriali allestite all’interno dei locali del CEIPES.
Durante il percorso museale espositivo, allestito lungo l’intera superficiale del Centro, gli utenti hanno interagito con gli strumenti tecnologici tra cui la realtà aumentata e virtuale, strumenti analogici e digitali legati alle tematiche dello Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.
Il MADE si articola infatti su tre percorsi informativi differenti: sostenibilità e rispetto dell’ambiente, parità e identità di genere, migrazione ed interculturalità.
Tali temi, tramite l’utilizzo di tecniche espositive differenti, hanno l’obiettivo di stimolare nei giovani lo sviluppo individuale e collettivo, la rigenerazione sociale e favorire riflessioni e comportamenti di cittadinanza attiva.
Nel pomeriggio i partecipanti hanno preso parte a tre differenti laboratori didattici, sviluppati ad hoc partendo dalle tematiche del MADE. Tali laboratori hanno lo scopo di stimolare i cinque sensi in un percorso di scoperta del proprio potenziale e favorire lo sviluppo di competenze trasversali, attraverso l’utilizzo di tecniche di educazione non formale, abbinate a strumenti pedagogici di apprendimento.
L’intero centro sarà gestito in modo auto-sostenibile, attraverso il coinvolgimento di giovani del territorio.
L’inaugurazione del Rise Lab rappresenta un enorme traguardo per l’intero staff del CEIPES. Tutti gli spazi progettati e realizzati sono a disposizione della comunità e permetteranno a diversi target group di confrontarsi con percorsi innovativi/educativi, volti a promuovere la crescita personale di ogni individuo. Il Centro realizzato permette di creare un’interconnessione tra la dimensione locale è quella internazionale, all’interno della quale il CEIPES opera da molti anni.